Le brevi giornate di Argil.

Argil è il nome affettivo di un fossile umano di quattrocento mila anni fa, che ha in comune con noi più di quanto si possa pensare. Oltre a un fisico robusto e ossa spesse, mostra, in questo racconto dell’archeologo Italo Biddittu che lo ha scoperto, sensibilità verso la natura e una coscienza sviluppata tanto da interrogarsi sul mondo che lo circonda. Confinato in uno spazio in cui sono radunati ominini senza tempo, si domanda come si possa ottenere un giorno più lungo ed essere meno braccati dal buio per via di giornate in passato più brevi. La nipote Aurora, ispirata da una idea trovata in un libro, inventa le spericolate avventure di Argil e i suoi compagni alle prese con situazioni improbabili e momenti di ironia, nel vano tentativo di modificare le leggi dell’universo. La sua immaginazione ci trasferisce in un viaggio a ritroso nel tempo verso le origini dove, sospesi tra realtà e finzione, tra un sorriso e una pausa di riflessione, ci riscopriamo abitanti di un pianeta che non smette mai di affascinarci..